“Ho avuto il privilegio di vivere il sogno di milioni di bambini e per 19 anni ho fatto quello che volevo fare. Ho vinto tanto ma quello che apprezzo di più è il lato umano di questo club. Se devo scegliere un’immagine simbolo della mia storia al Barcellona è quella di Eric (Abidal, a cui, nel maggio del 2011, fece infilare la sua fascia di capitano perché potesse alzare al cielo la Champions League, a pochi mesi dall’operazione per asportare il tumore al fegato ndr): Rappresenta un esempio di vita, a non mollare dopo aver combattuto tanto. Ho avuto la fortuna di giocare con i migliori e tutto questo mi mancherà. Ho dato tutto per questo club e per il calcio e vorrei essere ricordato come una persona che ha dato tutto. Sono arrivato da ragazzino, me ne vado da uomo, dopo 19 anni da sogno…”