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Top e flop Juventus-Torino: granata come in un film di Sasha Grey…

Nel derby pompato dai media come “il più equilibrato di sempre”, con un “Belotti formidabile numero 9”, il Torino ne è uscito più penetrato di Sasha Grey (nella foto) in 6 minuti di film hard. I giocatori granata tornano a casa a testa in giù dopo una settimana di elogi, un po’ come quei ventenni che fanno i gradassi con le 2002 e poi sono impotenti di fronte alle loro coetanee, mentre quelli bianconeri pitturano le pareti di casa con vernice “bianchissima” dopo un 4-0 del genere.
Ah, finalmente la Juve ha giocato da Juve.

Top Juventus

Dybala: ci siamo stancati di elogiarlo, non ne ha forse più bisogno. Il secondo gol di scavino è pura magia, morbido come le palpate che rifilava alle ragazzine di Rosario il sabato sera. Lui e Pjanic stanno bene insieme come il cacio con i maccheroni, oppure come Belotti con Ljaj… no scherziamo. Ed è già in doppia cifra… 8,5 PRECOCE

Pjanic: detta legge, un po’ come la tipa quando ti chiude le gambe perchè non la accompagni a fare shopping. Dybala è il suo amichetto preferito, ma in questa giornata gioca al fantacalcio contro di lui e per rimediare al suo +6 fa un gol e un assist. È un giocatore completo, tranne per quei momenti in cui gli salta l’embolo e va addosso all’arbitro anche solo quando questo gli spruzza la schiuma per battere la punizione. 8 ALTEZZOSO

Alex Sandro: il riposo nel turno infrasettimanale gli fa bene quasi quanto la peperonata domenicale ad Higuain. Si impadronisce della sua fascia e marca subito il territorio con un improbabile “TORRIENO MIERDI” mezzo brasiliano mezzo italiano scritto sul campo con la sua terza gamba. È lui il vero Alex Sandro. 7 HE’S BACK

Flop Juventus

Bernardeschi: nella settimana delle minacce, entra in partita con prepotenza e voglioso di segnare un gol per placare i suoi fantallenatori che lo hanno minacciato in Direct di morte lenta. Purtroppo per lui, tutti i suoi tiri vengono murati e non riesce ad incidere più di tanto nel match. Tornato a casa, viene murato anche all’ingresso da un gruppo armato di tifosi viola. 5,5 MURATO

Top Torino

Lyanco: ha il poster di De Sciglio in camera e arriva allo Stadium con la voglia di stupire il suo idolo, magari per convincerlo a scambiare la maglietta a fine gara. Ci riesce quasi con quel retropassaggio che fa venire in mente la prodezza di qualche anno fa proprio dell’ex Milan, ma per il resto combina solo cose buone, con chiusure più puntuali della fuga negli spogliatoi a fine partita di Allegri. 6,5 GRANITICO

Sirigu: all’intervallo incontra Paolo Brosio nel tunnel degli spogliatoi e nel secondo tempo sfodera autentici miracoli, che gli evitano una riduzione dello stipendio pari ai passaggi sbagliati da Rincon. Para anche le smadonne di Buffon che nel frattempo perde a briscola con gli steward, ma la ragione di tutto questo sta forse nell’under 3.5 scommesso con Ljajic che gli frutta 4 escort serbe aggratis. 7 BAD BOY

Flop Torino

Baselli: chiamato a guidare la mediana granata, in confronto Medel farebbe la sua sporca (in tutti i sensi) figura. Nell’occasione del primo gol, perde palla intimidito dalla semi-penetrazione di Matuidi e dopo qualche minuto, ancora in preda ad attacchi di ansia, sente il fiato sul collo di Pjanic e prova ad anticipare un altro eventuale stupro. Il risultato è un bellissimo colpo stile Karate Kid, in seguito al quale sono arrivati i complimenti via SMS direttamente da Jackie Chan. Intimidito anche da lui, Baselli ha spento il telefono. 4 PISELLI

Belotti: lasciato solo come quello scarso a calcetto, il Gallo fa una partita anonima. Ogni tanto si ricorda di essere in campo e, per giocare un pallone, arriva a rincorrere gli avversari fino alla loro metà campo, con risultati più scarsi di Malesani al Sert. Se è il gallo che dà la sveglia, per Belotti è ancora notte fonda. 5 SBALLOTTATO

Niang: ha tirato una volta? Boh. Ha toccato un pallone? Boh. Era in campo? No. Forse ha chiamato suo fratello direttamente dal Senegal per sostituirlo mentre lui era negli spogliatoi a bombarsi la figlia di Mihajlovic. Non è più il Niang superdotato dei tempi del Milan, quello tanto amato da Barbarella Berlusconi. 4 CHI L’HA VISTO?

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