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Top & flop Barcellona-Juventus: Messi crea e segna, Dybala è incantato

Fuori Neymar e Bonucci, dentro Dembelè e De Sciglio. La Juve fa un primo tempo in cui crea e rischia il gol del vantaggio proprio con l’ex milanista, ma un infortunio muscolare lo costringe al cambio e la Juventus prende gol proprio allo scadere da uno stratosferico Messi. La ripresa è devastante: due gol in meno di 10 minuti e il remake sembra quello della finale di Cardiff col Real Madrid, ma in realtà è solo il Barcellona che vuole restituire il 3-0 maturato solo pochi mesi fa a Torino.

TOP JUVENTUS

PJANIC: Diciamoci la verità: se la Juventus avesse vinto quanti paragoni azzardati sentiremmo del tipo “Pjanic il nuovo Iniesta” o “Don Miralem Pjanic”? Per sua fortuna (o sfortuna) la Juve perde e la dignità di entrambi è salva. Anticipa tutto il centrocampo blaugrana nel primo tempo facendo filtro per un attacco spento come quello di Dybala e Higuain. Vorrebbe portare a casa un risultato utile, ma trova solo le beatificazioni di 789 santi nuovi di Gigi Buffon visto che dietro di lui la difesa è più colabrodo di uno scolapasta. 7 MI SEI PJANICIUTO POCO
BUFFON: Il gol della Juve è quotato a 2.20 alla SNAI e lui se la rischia giocando anche il gol di Zappacosta contro il Qarabag. Le parate su Messi e Suarez lo rendono eterno, cosi come le bestemmie sulla difesa e sulle telefonate di Dybala a Ter Stegen dopo le micidiali ripartenze di Douglas Costa. Sento ancora le sue urla per la schedina persa nonostante avesse preso il gol di Zappacosta. 6 GOL JUVE

FLOP

BENATIA: Esce De Sciglio e la Juve prende tre gol (si avete letto bene). Esce De Sciglio e il difensore marocchino va in catalessi regalando gol a Rakitic e Messi facendo rimpiangere Bonucci ai bianconeri. Da segnalare comunque il tentativo di testa che avrebbe regalato alla Juve il gol dell’onore. 5 MALETIA
ALEX SANDRO: L’alter ego del peggior De Sciglio stasera è sulla fascia sinistra ed è brasiliano. Marotta perde la vista anche dall’occhio sano e mentre Antonio Conte vince col suo Chelsea, l’ad bianconero si rimangia le mani per aver rifiutato quei 60 milioni da Abramovic che gli avrebbero cambiato la vita e non solo. 4.5 PIEDE DI PORCO


DYBALA: Sempre presente in campionato, morto vivente in Champions League. L’inno lo emoziona e lui si presenta davanti a Ter Stegen timido e impacciato come un ragazzino che ci vuole provare con una ragazza più grande di lui. Agnelli ha promesso che la Juve andrà a Kiev, ma andate a spiegare a Dybala che siamo al Camp Nou di Barcellona e non più al Millennium di Cardiff. 4.5 ROAD TO CASA

TOP BARCELLONA

MESSI: “Ma tranquilli che contro la Juve non segna, possa un asteroide colpirmi all’istante”. E fu così che dall’asteroide uscì l’alieno che fece a fette la Juventus prendendosi la rivincita sulla doppietta di Dybala di pochi mesi fa a Torino. Crea, segna e si becca un giallo inutile dando una pacca all’arbitro che lui scambia per schiaffone. E menomale che Neymar adesso è a Parigi. 10 BUONDI’
PIQUE: All’inizio soffre il pressing bianconero e se quel tiro di De Sciglio fosse entrato in porta, probabilmente il difensore blaugrana sarebbe entrato in depressione a vita. Fermare Dybala e Higuain è una passeggiata e lui lo da alla perfezione, anche se Douglas Costa lo fa continuamente sbarellare. 7 ANTIDEPRESSIVO


RAKITIC: Il suo gol è un apostrofo rosa tra le parole “bella presenza” La sua roulotte al Camp Nou è al sicuro vista l’assenza di Mandzukic, per cui il croato può passeggiare tranquillo con Andres Iniesta che comanda il centrocampo. 7 APPROFITTATORE

 

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