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Il dopo Italia-Svezia: ecco le cinque frasi da evitare dopo un’eliminazione

Non sono passate neanche 24 ore, ma a noi italiani non è ancora passata: dal 14 giugno al 15 luglio 2018 non giocheremo il Mondiale. Dalle lacrime di Buffon a de Rossi che spiegava in panchina che non era un attaccante, dai continui cross errati dagli Azzurri a Insigne che in panchina “kittemuortava” nella sua mente contro tutto e tutti, la prossima estate vedremo dal divano di casa giocare 32 altre Nazionali, tra cui la sconosciuta Panama.

Eppure già ieri tutti i tifosi italiani pensavano alle frasi fatte che avrebbero detto gli addetti ai lavori dopo questa bruciante eliminazione. Noi abbiamo provato a raccoglierne cinque.

Spoiler: chi ha scritto questo pezzo non ha usato nulla comprato all’Ikea

“Bisogna cambiare tutto”

Quando si viene eliminati da qualche cosa, subito bisogna cambiare qualcosa. E quel qualcosa sono i vertici del calcio, in questo caso. Dopo la fine della partita tutti gli italiani avrebbero voluto un discorso a reti unificate di Ventura e Tavecchio che dicevano che avrebbero tolto il disturbo. Invece no, ci siamo beccati le lacrime di Buffon in diretta Rai. Che amarezza.

“Ci siamo risparmiati una figuraccia in Russia”

“Ma dove andiamo con questi qua?”, “Ma meno male che siamo stati eliminati”, “Avremmo fatto peggio che in Sudafrica e Brasile”. L’italiano medio ha il sangue amaro, ma giustifica il fatto che in Russia avremmo fatto una figura di palta che neanche a oggi il Benevento in Serie A. L’importante non è vincere, ma leggere il proprio nome dentro le palle dei sorteggi.

“Bisogna ripartire dai vivai”

Largo ai giovani è una di quelle frasi che in Italia si sente da tanti anni. Fuori i senatori e dentro i giovani dei vivai. Peccato che le squadre Primavera siano piene zeppe di giocatori stranieri. E’ un gatto che si morde la coda. E non va ai Mondiali. Sarà per Qatar 2022. Sarà quel che sarà.

“È stata colpa del sorteggio”

La Svezia non ce la siamo scelta, ce l’hanno sorteggiata. Eravamo testa di serie, ci siamo presi la squadra più forte (!). Molto meglio le più abbordabili Nord Irlanda o Grecia, allora? Chi lo sa, fatta sta che neanche loro andranno in Russia. Se siamo arrivati a giocarci i play off è perché qualcuno ci ha anche sorteggiato con la Spagna, mettendo teste di serie nei gironi squadre tipo Romania e Galles, che non si sono neanche loro qualificate. Una volta era “mano de Dios”, ora è “mano de cazo”. I tifosi italiani sperano che la Svezia venga inserita in un girone di ferro e che faccia una figura immonda. Chi di sorteggio ferisce, di sorteggio perisce.

“Loro avevano più voglia”

Quando si perde, o si viene eliminati, si dice sempre che l’avversario abbia avuto più grinta, rabbia e determinazione. In 180’ la Svezia: ha segnato un gol di fortuna (“culo” è volgare), non ha fatto un tiro in porta in due partite, ha commesso falli da Terza categoria, ha un portiere che non sa  fare le rimesse dal fondo, si è chiusa in difesa anche nello spogliatoio. Fatto sta che loro andranno in Russia e noi no. E ci andranno con Panama.

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