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Gattuso nuovo allenatore del Milan: ecco i 5 momenti più ignoranti della sua carriera!

Un guerriero nella vita, oltre che nel campo. Forse ci voleva uno così, con un paio di palle più grandi della testa di Galliani, in un Milan pieno zeppo di fighette perditempo.

No, non stiamo parlando di Malesani, ma di un mister ancor più tamarro e rude: Rino “Ringhio” Gattuso. È notizia di oggi, infatti, il suo arrivo sulla panchina del Milan al posto del povero Vincenzo Montella, ormai malvoluto anche da sua moglie.

“Aspettative troppo alte”, queste le parole di disappunto dell’”Aeroplanino” dopo la notizia del suo esonero: una roba che farebbe rabbrividire un tipo cazzuto come Gattuso. Uno così cazzuto che ha rotto gli equilibri in campo nelle vesti da giocatore e (decisamente) anche in quelle da allenatore. Ha rotto anche qualcos’altro nella sua carriera, ma preferiamo non approfondire questo passaggio.

Dalla rissa con Jordan alla pazza conferenza stampa: ecco i 5 momenti più ignoranti della sua carriera!

In ogni caso, noi cogliamo questa bellissima notizia per ripercorrere i 5 momenti più ignoranti del maestro Ringhio:

  1. Appena dopo il ritiro da calciatore, Gattuso viene contattato da Zamparini per diventare il nuovo allenatore del Palermo. Chiaramente Rino sapeva già a cosa sarebbe andato incontro, ma uno come lui ama l’impossibile e non si abbatte nemmeno di fronte a vecchi presidenti inaciditi, a costo di fare una figuraccia. Infatti è quello che succede, con l’esonero dopo appena 6 partite. Immaginiamo le bestemmie e la voglia di Rino di spaccare qualche rotula o malleolo, più o meno come quando rincorse Abel Hernandez in allenamento per farlo smettere di esibirsi in una danza esplicitamente omosessuale dopo un gol valido quanto Howedes nella rosa della Juventus.

  1. Berlino. Olympiastadion. 9 luglio 2006. Festa nazionale. Sì, ben ricorderete tutti che Gattuso fu tra gli eroi decisivi della quarta Coppa del Mondo vinta dagli azzurri. Varriale, uno dei giornalisti più amati in Italia, intervista in diretta proprio il calabrese, il quale si presenta ai microfoni della Rai in uno stato più confusionario di De Rossi ad un convegno di legalità. Da notare come il buon Rino preferisca fare commenti sul suo discutibile aspetto estetico piuttosto che rispondere alle domande da bimbominkia entusiasmato di Varriale. Le risate in studio ovviamente per l’ignoranza di Gattuso. E di Varriale.

https://www.youtube.com/watch?v=EyezfLmBGq0

  1. Un’estate dopo l’esperienza al Palermo, Ringhio finisce in Grecia e più precisamente all’Ofi Creta, squadra a lui sconosciuta prima dell’assegno multimilionario pervenutogli direttamente dalla società greca a Corigliano Calabro. Un mese dopo, Gattuso si renderà protagonista di una conferenza stampa record per il numero di lingue e dialetti inesistenti biascicati senza senso. Da compatire soprattutto il traduttore della società, più in difficoltà di Higuain nelle partite importanti. Ah, dopo questa conferenza partirà l’accusa di plagio da parte di Malesani. E un mese dopo Gattuso verrà esonerato, anche dall’Ofi Creta.

  1. Quando hai più di 30 anni, nelle gambe hai più acido lattico che forza e non sai come farti rispettare l’unica soluzione è picchiare. E Gattuso lo sa fare bene, benissimo. Milan-Tottenham di Champions League, partita importante e sentita. C’è una presunta simulazione di Thiago Silva, Gattuso va a chiarire con la panchina inglese ma si scatena un parapiglia tra lui e un vecchio chiamato “lo SqualoJordan. Gattuso, da buon capitano, mostra i denti all’inglese e gli mette le mani addosso, con annessa una bella capocciata, proprio come faceva con Kakà ai primi tempi. Ah, quanta pace, quanta lealtà.

  1. Se noi scriviamo queste cose, con questo stile e la nostra linea editoriale è totalmente basata sulla parola chiave “ignoranza”, dobbiamo tutto a Gattuso ed alla sua intervista alle Iene dopo la rissa con Jordan. 5 minuti esilaranti durante i quali il centrocampista, in dialetto calabrese strettissimo, prova a ricostruire l’accaduto tra parolacce e altre volgarità di rito. Celebre quando cerca di ricordare le parole di Jordan esprimendosi in un inglese più corretto di quello parlato da Insigne: “You e me, you e me… e facimmo you e me!!!”. Ancor più celebre il “Mi è scattata l’ignoranza”, entrato nelle enciclopedie e nella memoria di mezza Italia. C’è più tamarragine in questa intervista che in tutta Corigliano Calabro. Grazie, maestro.

https://www.facebook.com/momentisport/videos/425659624255278/

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