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Serie A al via: torna il week end del vero tifoso!

Con la Serie A che sta finalmente tornando insieme a tutti gli altri campionati europei, l’uomo si sveglia dal suo letargo e si prepara ad una lunga stagione di calcio. Le sere spese a guardare Messico-Russia in Confederations Cup, piuttosto di guardare qualcosa, sono solamente un lontano ricordo di una notte di mezza estate. E come ogni stagione calcistica, essa trova il suo culmine nel weekend, dove l’unica bionda che si vuole affianco è quella uscita dal frigo (perché per fidanzate e mogli c’è tempo) e il migliore amico è il divano. Vediamo quindi come il “bomber” affronta il fine settimana calcistico.

(Esultanza davanti alla tv / Instagram)

Torna il week end del tifoso: si comincia dal venerdì

Ore 18.00: Esci dall’ufficio e ti appresti a entrare in macchina. Dopo un rapido sguardo a Whatsapp, sufficiente a leggere che anche questa sera sei stato invitato a cena dai suoceri, accendi la macchina, davanti a te ci sono 8 km di coda in tangenziale, tempo necessario per trovare una scusa più credibile di quella volta che hai detto che avresti saltato la cena perché convinto che quella su Rete 4 fosse l’ultima puntata di Beautiful e volevi vedere come sarebbe finito.

Ore 20.00: Anche stavolta la scusa trovata era impresentabile e ti ritrovi seduto davanti al padre della tua fidanzata, anche lui costretto in quella situazione visto che anche quel pover uomo vorrebbe essere sulla poltrona ad aspettare che finisca il Tg1 per poter vedere una nuova puntata de “Il Commissario Montalbano”. Avete gusti diversi ma una passione comune: il vino. Cominciate a bere, diventa quasi una prova di forza, paragonabile alla storiella del leone e la gazzella in Africa: in una cena coi suoceri, quando si apre il vino, sai che dovrai bere più del padre della tua ragazza o lui si prenderà gioco di te. In una cena coi suoceri, quando si apre il vino non importa che sia vino rosso o vino bianco, l’importante è che non lasci un goccio nel bicchiere.

Ore 22.00: Dopo i saluti di rito ti appresti a uscire dalla casa dei suoceri, lasciando le chiavi della macchina alla tua ragazza dato che la sfida del vino l’hai vinta tu. Ubriaco ma felice cominci a bramare il tanto auspicato divano quando la tua compagna, con le mani sul volante, dice: “Vabbeh amore, è presto, andiamoci a prendere un gelato”. Tu vorresti urlarle che a casa c’è la serie B austriaca ad attenderti, che sei convinto che questo sia l’anno del Ask-BSC Bruck Leitha e che vuoi sostenerlo sin dalla prima partita, anche perché sei curioso di vedere i nuovi innesti, poi ti rendi conto che essere scaricato come un Kovacic da Mancini non è bello, allora accetti il gelato.

Ore 24.00: Dopo un gelato sulla panchina, tra un limone e una controllata a Livescore per scoprire che ti sei perso anche la maxisfida tra Ado Den Haag e Utrecht, torni a casa e vai a letto, ubriaco, triste ma risollevato dal fatto che i prossimi due giorni sono solamente calcio.

Il week end del tifoso: si prosegue il sabato

Ore 12.00: Da vero bomber ti alzi, con il giusto ritardo, e inizi ad assaporare la gioia di ciò che ti sta aspettando. In mutande, ti appresti ad avvicinarti il divano, il posto dove passerai imperterrito le prossime 36 ore. Accendi la TV e cominci a riguardare gli highlights degli anticipi del venerdì sera. Tra un sorso di birra, due patatine e uno sguardo rapido alla formazione del Benevento, cominci ad aspettare l’inizio della premier.

Ore 13.30: Hai in mano la schedina giocata mercoledì, i tuoi occhi si illuminano quando si rendono conto che tra pochi istanti inizia Swensea-Stoke City. Fischio di inizio, inizia ufficialmente anche la giornata del bomber. Dopo 17 minuti la tua schedina giace in mille pezzi per terra: sono 2-2 e tu avevi l’under 1.5.

Ore 15.30: Dopo l’antipasto di Premier è tempo di streaming armeni per seguire il Bayern Monaco contro il Mainz. Alla telecronaca c’è un tizio che parla mezzo russo e mezzo srilankese, non capisci quasi niente tranne che “хорошая работа” significa “questo Robben mi ricorda Cerci”.

Ore 16.00: Il momento più duro del sabato: la scelta della partita della Premier, scelta paragonabile a quella tra Charmender, Squirtle e Bulbasaur. C’è Arsenal-Manchester City, ma tu sei patriottico e ti metti a guardare Stoke City-Watford, pronto a denudarti al gol di Okaka.
All’intervallo della serie B ti metti a guardare le azioni salienti del campionato cadetto, il tuo cervello dice che lo fai per informarti sulle prossime promesse della serie A, un’altra parte del tuo corpo ti dice che è per Diletta.

Ore 18.00: Anticipo di Serie A. Dopo aver ringraziato il papa di essere passato ti siedi sul divano. Papa che era passato a redimerti dopo le 81 combo di bestemmie lanciate per aver dimenticato di inserire la formazione al fantacalcio.

Ore 20.45: Potrebbe andare definitivamente peggio: hai la casa pieni di amici (anche se 2-3 ti odiano ma vogliono scroccarti l’abbonamento a Sky), ci sono più birre che piastrelle, sta per iniziare la partita: un sogno.

Ore 00.00: Dopo aver cacciato a forza gli amici, ritorni sul tuo habitat: il divano. Hai promesso al letto che vi sareste visti solo domenica sera, quindi ti siedi sulla chiazza di chili che qualche bastardo amico si è dimenticato di pulire e ti sintonizzi sul campionato giapponese. Al 12esimo minuto, tanta la noia, ti addormenti.

Torna il week end del tifoso: il clou la domenica

Ore 11.00: Per non offendere nessuno, stamattina decidi di alzarti presto.. e poi ti manca il divano.

Ore 12.30: Sei addirittura riuscito ad ingerire cibo cucinato, quella santa donna della tua fidanzata ti ha lasciato le lasagne nel forno. Dopo 3 minuti di soliloquio a suon di rutti ti appresti a tornare sul tuo trono: c’è il lunch match Spal-Chievo.

Ore 15.00: Controlli dal balcone che il Papa non stia tornando, hai paura che ciò possa succedere perché al 78esimo di Spal-Chievo qualcuna ne è volata: l’unica volta che Paloschi fa una doppietta tu non hai messo la formazione. All’orizzonte non c’è nessuno: è tempo di diretta gol.

Ore 20.45: Stai per affrontare la penultima fatica: il posticipo. Mentre stai guardando la partita ripensi alle 14 partite che hai visto nei due giorni precedenti, ma ancora non riesci a perdonarti di esserti perso l’esordio del Ask-BSC Bruck Leitha.

Ore 22.00: Quasi commosso ti appresti a goderti Siviglia-Atletico Madrid quando tua madre ti si pianta in casa urlandoti addosso per non averle risposto nelle ultime 12 ore. Un po’ in colpa le chiedi scusa e la riaccompagni alla porta, proprio nel momento in cui Griezmann segna in rovesciata. Torni di corsa sul divano ma, tempo 45 secondi e ti piomba in casa anche la tua ragazza, offesa per aver visualizzato il suo cuoricino su Whatsapp e non aver contraccambiato.

Ore 2.00: Dopo aver riflettuto e studiato la formazione del fantacalcio della prossima settimana (nervoso dal fatto che questa sarebbe stata l’unica volta in cui avresti vinto), saluti il divano e ti avvii verso la camera da letto. Ti senti come quando stai rientrando negli spogliatoi a fine carriera, senti le pacche dei compagni e il calore del pubblico e, come un Francesco Totti qualunque, ti addormenti, consapevole che mancano solo 5 giorni all’anticipo Eredivise.

 

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